di Roberto Dall’Acqua
Incisiva, accattivante ed orecchiabile: tre elementi che caratterizzano una hit e che ritroviamo in “Lisbona”, il nuovo singolo di Pietro Gandetto.
Dopo il successo ottenuto la scorsa estate con “Come banditi” e più recentemente con l’intensa ballad “Ora sono qua”, il cantautore alessandrino di base a Milano riconferma la sua versatilità con un pezzo fortemente pop, che strizza l’occhio all’estate ed a quel desiderio di leggerezza e spensieratezza che da sempre accompagna il periodo di più caldo dell’anno.
Romanticismo e seduzione si intrecciano su una colossale e raffinata produzione, curata da Simone Trotolo (già per “Come Banditi”) ed impreziosita dagli archi del Trio Cavalazzi, che apre il pezzo tra suspense e trepidazione, per poi sbocciare in un azzeccatissimo modern pop dal sapore arabeggiante.
Nel ritornello, l’artista ci invita a partire, magari proprio verso la capitale portoghese, città dal fascino e dall’eleganza intramontabili, ma al tempo stesso frizzante e vivace, meta ideale per evadere da una routine opprimente e soffocante che non lascia spazio a svaghi e diversivi.
“Lisbona” narra di amori appena nati ed esorta l’ascoltatore a vivere con leggerezza, con un riuscito parallelismo tra il cammino di vita ed il volo, libero e maestoso, delle aquile – «volando in cielo come aquile», senza tralasciare uno squisito tocco di romanticismo – «solo una notte o per sempre incroceremo le anime» – che rende «gli occhi pieni di sogni e di perché».
I proventi del brano saranno devoluti a Music Innovation Hub, ente sociale con sede a Milano che opera nel supporto dei lavoratori dello spettacolo, duramente colpito dalla pandemia.